28 dicembre 2006

 
Quest'anno il natale è un po' triste. La morte di James Brown è stata una manata mica da ridere.
Io però mi riferisco ad altro, qualcosa ke c riguarda più da vicino.
Molti (diciamo i diretti interessati) lo sapevano già, ed io stesso avrei voluto parlarne prima, ma le sensazioni sinestetiche natalizie me lo hanno impedito.
Il 24, la vigilia, Ice age ha chiuso.
Ice age è (era...) un negozio storico di milano, dove tutti i dj milanesi (e non) si rifornivano della loro materia prima: i dischi.
Il negozio di Nino esisteva da molto tempo. Credo dai primi anni 80.
Praticamente è stato lui a portarci la musica elettronica.
Da un po' si sapeva ke nn navigava in buone acque. Lo si era capito un po' dall'aria ke si respira da un bel po' nei dintorni, con molti altri negozi storici di p.ta genova che hanno chiuso per lasciare spazio ad altri negozi fighetti rigorosamente di abbigliamento (la maggior parte dei quali nn resiste 2 anni, oltretutto...).
L'ultima vittima è stata il bar rattazzo (ke grazie a dio, o forse a bacco, ha riaperto 'un po' più in là').
Nino però resisteva.
Quando però oltre ai diski aveva iniziato a vendere pupazzetti (molto cool tra l'altro), avevo già capito ke sarebbe stata solo questione d tempo.
Un salto l'ho fatto, domenica pomeriggio, il giorno della kiusura. Nn potevo certo mancare. Nino nn conosce me, ma in un certo senso, noi tutti lo conosciamo. Vuoi perchè tutti siamo passati dal suo negozio almeno una volta. Vuoi perchè molti hanno ballato quando metteva i diski allo zoe o in altri posti.
L'atmosfera era ovviamente quella degli addii (si vocifera ke se ne voglia andare kissà dove ad aprire un chiringuito sulla spiaggia). C'era lo spumante (ke nn ho potuto certo rifiutare) ed il pandoro (ke ho rifiutato).
Nino però mi è parso abbastanza sereno. Forse un po' rassegnato.
Ora nn so esattamente cosa succederà. So ke al suo posto dovrebbe aprire un negozio di scarpe (e solo a pensarci mi viene troppo da ridere. Ice age è praticamente la metà del tanagrà in via torino, x cui nn so proprio come ci si girerà).
La mia speranza sinceramente è ke riapra da un'altra parte (rattazzo docet), ma nn sembra intenzionato a farlo.

E così ora milano, capitale italiana dei locali techno/house/electro/d'n'b/dance/dark/industrial, ha un negozio di diski in meno.
Il migliore, tra l'altro.

La musica sarà dunque un po' meno bella.
ps: scusate veramente il tono lagnoso d questo post, ma l'evento è veramente triste...

Akrilico

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